Rimini anch'io: sono 269 i minori stranieri nati in Italia e residenti a Rimini a cui il Comune di Rimini ha conferito la cittadinanza onoraria da ottobre 2013.
Sono 269 i minori ai quali il Comune di Rimini ha conferito la cittadinanza onoraria negli ultimi 9 mesi, con la consegna simbolica di un attestato e la copia della Costituzione Italiana, all'interno della campagna “Rimini sono anch'io”, rivolta a tutti i minori di origine straniera (in età 0-18 anni non compiuti), nati in Italia e residenti a Rimini
Con tale iniziativa simbolica, il Comune di Rimini intende esprimere la propria vicinanza ai bambini che nascono e crescono in Italia e alle loro famiglie, valorizzandone la presenza a Rimini, e contribuire ad arricchire il dibattito politico nazionale sulla vigente legislazione in tema di cittadinanza, auspicando una riforma orientata ai principi dello ius soli.
Si ricorda che solo nel Comune di Rimini, i minori potenzialmente interessati da questa iniziativa sono 2.358 (dati aggiornati a maggio 2014), mentre a livello nazionale i figli di genitori immigrati rappresentano il 7% della popolazione scolastica (un dato destinato nei prossimi anni continua crescita).
La procedura per richiedere la cittadinanza onoraria, un progetto denominato ‘Rimini anch’io’, è la seguente: i genitori interessati sono invitati ad esprimere il proprio assenso recandosi presso il Centro per le Famiglie del Comune di Rimini, dove sottoscriveranno l’iscrizione dei nomi dei propri figli nell’albo appositamente predisposto, ricevendo un attestato ed una copia della Costituzione Italiana a ricordo dell’iniziativa.
“Una piena cittadinanza – ricorda Gloria Lisi, assessore alle politiche di integrazione del Comune di Rimini - passa dal diritto/dovere di sentirsi parte attiva della propria comunità. Per questo il Comune di Rimini ha aderito alla campagna “Italia sono anch'io”, potendo oggi contare su 269 nuovi piccoli cittadini riminesi. Gli enti locali sono le Istituzioni più vicine ai cittadini, quelle che più di tutte sono in contatto con le esigenze e i desideri delle persone. È dunque giusto che sia il Comune a proporre per primo questa iniziativa, al momento solo simbolica, ma di grande importanza civile. La scelta di aderire o meno è libera e non imposta, perché ognuno si deve sentire libero di accettare o meno la cittadinanza, seppur simbolica, italiana. Ricordiamo che i bambini che l'hanno già chiesta sono nati in Italia, frequentano le nostre scuole, parlano spesso solo la nostra lingua e a volte neppure hanno mai visto la terra di origine dei propri genitori. Per loro è doveroso pensare a percorsi di piena cittadinanza per dare anche piena attuazione all'art.3 della Costituzione Italiana per cui - Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali - Questo è un piccolo ma importante passo. Con loro e con tutti i minori che faranno nel frattempo domanda, è previsto un momento dedicato all'interdo del Mese delle Famiglie del Comune di Rimini, che si terrà come ogni anno ad ottobre”.
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